Forma e poesia nel jazz 2017

Artisti

Luca Mannutza, Carlo Ditta, Sebastian Mannutza in concerto alle 19.00 del 29/09/2017 a Forma e poesia nel jazz 2017
29 settembre, ore 19.00 Luca Mannutza con Carlo Ditta e Sebastian Mannutza in Concerto

Luca Mannutza, nato a Cagliari nel 1968, si è avvicinato alla musica giovanissimo, grazie al padre che a soli 4 anni gli ha impartito i primi insegnamenti pianistici.
Iniziati a 6 anni gli studi classici, nel 1979 si iscrive al Conservatorio “G.P. da Palestrina” di Cagliari e qui a 18 anni si diploma con ottimi voti.
Dopo anni di varie esperienze, anche con gruppi di rock progressivo e fusion, si avvicina al jazz nel 1990, assecondando una naturale predisposizione all’improvvisazione e alla creatività. L’intensità della sua attività musicale in questo campo inizia a crescere due anni più tardi, quando comincia a suonare con il sassofonista argentino Hector Costita e incontra il trombettista di New York Andy Gravish, con il quale tuttora collabora.
Nel 1993 comincia anche ad esibirsi al fianco dei migliori jazzisti italiani, tra cui Paolo Fresu, Emanuele Cisi, Maurizio Giammarco, Bebo Ferra.
Tra gli importanti riconoscimenti conseguiti nei concorsi di jazz cui ha partecipato all’inizio della sua carriera, si possono elencare il Premio Ennio Porrino (1981), la menzione speciale della giuria al concorso Barga Jazz (2000), il primo premio nell'International Massimo Urbani Award (2002), il Premio del Pubblico nel Concorso Internazionale Tramplin Jazz di Avignone, Francia, come componente del quartetto del sassofonista Max Ionata (2002). Inoltre, nel 2002 a Parigi, si qualifica per la fase finale del concorso internazionale Martial Solal, la più prestigiosa fra le competition jazzistiche dedicate al pianoforte.
Oltre ad esibirsi in piano solo, suona in duo con il sassofonista Max Ionata e in duo col batterista Lorenzo Tucci (Lunar duo), in trio con Luca Bulgarelli e Nicola Angelucci; inoltre co-dirige il quintetto Sound Advice insieme ad Andy Gravish, cui partecipano Marcello di Leonardo, Luca Bulgarelli e Max Ionata e guida un sestetto, Sound Six, con Max Ionata, Andy Gravish, Paolo Recchia, Andrea Nunzi e Renato Gattone.
Dal 2002 fa parte di tanti importanti progetti del batterista Roberto Gatto, con cui si è esibito in numerosi concerti a livello internazionale, realizzando registrazioni per diversi album.
Dal 2002 collabora a tutt’oggi stabilmente con Fabrizio Bosso, in qualità di organista e di pianista, e fa parte degli High Five, il gruppo più rappresentativo del successo del jazz italiano nel mondo, campione di vendite con l’album Five for Fun (Blue Note/EMI Italia 2007) e Handful of Soul (Schema 2006) insieme a Mario Biondi.
Di rilievo è anche la collaborazione con il trombettista statunitense Jeremy Pelt.
Luca Mannutza affianca la sua intensa attività live con quella di arrangiatore per vari artisti e progetti discografici, quali Mario Biondi, Rosalia de Souza, Filippo Tirincanti, Lorenzo Tucci.
Luca Mannutza ha suonato nei più importanti jazz club italiani e nel mondo ed ha partecipato a numerose manifestazioni e festival, ospite di prestigiose istituzioni come la Casa del Jazz (Roma), Umbria Jazz, Villacelimontana jazz, Moncalieri Jazz, Pescara Jazz Festival, Ancona Jazz Summer Festival, Roma Jazz Festival, Forma e Poesia nel Jazz (Cagliari), Bologna Jazz Festival, Padova Jazz Festival, Grey Cat Festival, Odio l'estate Festival, Vicenza Jazz, Festival Crossroads e molti altri in Italia e nel mondo.
Ha suonato con i più importanti jazzisti italiani e stranieri.
Molti giornali e le maggiori riviste specializzate hanno recensito i suoi lavori discografici sottolineandone la bravura.

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