Forma e poesia nel jazz 2017

Artisti

Luca Mannutza, Carlo Ditta, Sebastian Mannutza in concerto alle 19.00 del 29/09/2017 a Forma e poesia nel jazz 2017
29 settembre, ore 19.00 Carlo Ditta con Luca Mannutza e Sebastian Mannutza in Concerto

Carlo Ditta, nato a Firenze il 3 novembre 1971 e trasferitosi presto a Cagliari, inizia lo studio della chitarra all'età di otto anni, appassionandosi dapprima al blues e al soul ed infine al jazz.
Determinante sarà l'incontro con Luca Mannutza, pianista tra i più influenti e stimati della scena jazz italiana, con il quale approfondirà l'armonia e la tecnica della musica afroamericana.
Affina lo studio della chitarra con Peter Bernstein, nonchè partecipando varie masterclass (Jim Hall).
Dal 2002 inizia l'attività concertistica, che lo porterà a suonare in numerosi festivals e jazzclubs, collaborando e suonando con grandi musicisti, quali Max Ionata, Luca Mannutza, Daniele Tittarelli, Nicola Angelucci, Nicola Muresu, Max D'Avola, Barend Middelhoff, Francesco Lento, Matteo Raggi, Stefano D'Anna, Massimo Carboni, Alberto Gurrisi, Marco Loddo, Piero Di Rienzo, Mariano Tedde, Alessandro Atzori, Vittorio Sicbaldi e Gianrico Manca.
Nel 2012 esce il suo disco di esordio per la Widesound Records dal titolo Talkin' about Mr Green nel quale rende omaggio a Grant Green, uno dei chitarristi che più ha influenzato il suo stile, in compagnia di Alberto Gurrisi all'hammond organ e di Vittorio Sicbaldi alla batteria. Il disco riscuote il favore del pubblico e della critica ricevendo lusinghiere recensioni nelle riviste specializzate. 
E' già in lavorazione il secondo disco, quasi interamente costituito da composizioni originali, e che vedrà la prestigiosa partecipazione di Luca Mannutza.
The Wavedancer  è il nuovo progetto del chitarrista Carlo Ditta. Nel suo nuovo lavoro, il chitarrista sardo prende spunto da  tutte le influenze musicali della sua formazione, dando vita a composizioni originali nelle quali Jazz, soul, gospel e funk confluiscono in una visione unitaria.
Dopo il fortunato CD di esordio, nel quale rendeva omaggio al grande Grant Green, Carlo Ditta utilizza ancora una volta la formazione classica del Trio formato da chitarra, organo hammond e batteria, avvalendosi della collaborazione di Luca Mannutza e di suo fratello Sebastian Mannutza, talentuoso batterista dalla eccezionale musicalità.  

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