Forma e poesia nel jazz 2017

Artisti

Francesco bearzatti, Roberto Gatto, Benjamin Moussay in concerto Dear John (open letter to Coltrane) alle 21.30 del 30/09/2017 a Forma e poesia nel jazz 2017

Francesco bearzatti approfondisce gli studi di sax a New York, dove incontra George Coleman. Per anni si dedica alla musica rock e pop, incide progetti di musica elettronica, influenze che rimangono ancora oggi molto evidenti nella sua musica.
Nel 1994 forma il Kaiser Lupowitz Trio. Il primo disco da leader è Suspended Steps (1998).
Trasferitosi a Parigi fonda il Bizart Trio con Aldo Romano e Emmanuel Bex, con i quali incide Virus e Hope.
Tra le molte collaborazioni spicca quella con il pianista Giovanni Mazzarino.
Molti altri progetti in collaborazione pubblicati, tra i quali: Indigo 4, Stolen Days firmato come Sax Pistols, Tinissima dedicato a Tina Modotti.

Dear John (open letter to Coltrane)
Francesco Bearzatti sax
Benjamin Moussay  fender rhodes 
Roberto Gatto batteria

Dopo la morte di John Coltrane, avvenuta il 17 luglio 1967, il mondo della musica si è come tutto sintonizzato sul suo stile del periodo di mezzo: quello del quartetto modale, il più accessibile ed euforico, profondamente legato a un’ispirazione spirituale.
Questo stile è diventato parte del linguaggio jazzistico ed è spesso ridotto a pura formula. Bearzatti viene stilisticamente da un mondo piuttosto lontano e vive un diverso rapporto tra la musica e valori civili. Eppure come sax tenore non può non fare i conti con Coltrane, con la sua energia, con l’alta aspirazione spirituale, con la lucida apertura di ricerca. Per questo l’omaggio a Bearzatti a Coltrane non può che essere personale ed eccentrico, fin dalla scelta della formazione, un trio rhythm’n’blues (il sound con cui Coltrane è maturato). Ci sono tutte le premesse per affrontare una pagina nuova su Coltrane.

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